Per chiedere i contributi statali stanziati per l’acquisto di veicoli, casse mobili e rimorchi rimangono soltanto due mesi e mezzo di tempo, vista la scadenza del 15 Aprile. Ma dal Ministero dei Trasporti arrivano, su sollecitazione degli operatori, sempre nuovi chiarimenti rispetto alle modalità pratiche con cui attuare le normative. L’ultima pubblicata dalla direzione generale del Trasporto stradale porta la data del 31 Gennaio 2017 e prende in considerazione il caso in cui a presentare la domanda in formato elettronico non sia la stessa impresa, ma un procuratore che agisce a nome e per conto di questa. Ipotesi questa possibile nella realtà, soprattutto rispetto a piccole imprese che trovano più facile delegare al concessionario che gli vende ai veicoli l’onere di presentare la domanda. Ma possibile anche a livello amministrativo secondo la circolare ministeriale, in cui si specifica che tale procuratore può a questo scopo accedere al sito del portale dell’Automobilista, usando le credenziali dell’impresa, ma sottoscrivendo la domanda con la propria firma digitale.
Più precisamente una volta entrato nel sito il procuratore dovrà inserire:
- i propri dati anagrafici, tra cui il codice fiscale per confrontarlo con quello della firma digitale da lui apposta.
- la procura, con cui viene autorizzato ad agire per nome e per conto dell’impresa, datata e sottoscritta dal legale rappresentante e corredata di documenti d’identità suoi e della stessa impresa.
La circolare ricorda poi che ogni impresa, seppure associata a una cooperativa o rappresentata da procuratori comuni ad altre imprese, può presentare una sola domanda di ammissione al contributo.
Articolo estratta da Uomini&Trasporti del 03 Febbraio 2017