Un settore, quello della mobilità, che in Europa dà lavoro direttamente a oltre 11 milioni di persone e che sta attraversando una serie di trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali. Sfruttarle è essenziale per realizzare un’Unione che protegge, dà forza e difende, priorità della Commissione. Che ha adottato una strategia a lungo termine per giungere, entro il 2025, a una mobilità intelligente, socialmente equa e competitiva. Cosa include? Una legislazione mirata e misure di sostegno comprendenti investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca e nell’innovazione.
8 iniziative riguardanti in modo specifico il trasporto su strada, presentate dalla Commissione Europea il 1°giugno 2017. Si tratta di un settore particolare, sia perché impiega direttamente 5 milioni di persone, sia perché è all’origine di circa un quinto delle emissioni di gas serra dell’Ue. Le misure puntano a migliorare il funzionamento del mercato del trasporto su strada e le condizioni sociali e occupazionali dei lavoratori attraverso una maggiore attenzione al rispetto delle normative, la lotta alle pratiche occupazionali illecite, il taglio degli oneri amministrativi per le aziende e l’applicazione del salario minimo.
La Commissione promuove inoltre le soluzioni di mobilità senza interruzioni che permettono ai cittadini e alle imprese di spostarsi più facilmente in tutto il territorio. Va in questa direzione la proposta di migliorare l’interoperabilità tra i sistemi di telepedaggio, che consentirà agli utenti della strada di viaggiare nell’intera Ue senza doversi preoccupare delle diverse formalità amministrative. Specifiche comuni per i dati relativi al trasporto pubblico, inoltre, permetteranno di pianificare meglio il viaggio e di seguire l’itinerario migliore anche quando questo comporta l’attraversamento di una frontiera. Alle integrazioni si lavorerà nel corso dei prossimi 12 mesi e si attendono, tra l’altro, le norme relative alle emissioni dei veicoli successive al 2020.