Su Tuttotrasporti, importante test effettuato da Mecar e Smet con il confronto tra il nuovo stralis a metano liquido (LNG) e uno a gasolio.
Come saranno i camion del futuro ancora non possiamo prevederlo. Ma quelli dei prossimi cinque avranno innovazioni già applicabili oggi, in particolare per la tecnologia di alimentazione a gas metano LNG: già 250 i veicoli che circolano in Europa, in Italia saranno 55 entro il 2015.
Ancora una volta Smet, in collaborazione con Mecar, è pioniera del settore e sta impiegando un Iveco Stralis 330 Hi-Road a metano liquido (LNG) tra Chivasso (TO) e Suzzara (MN), tratta che vede impiegati 22 autoarticolati al giorno.
TuttoTrasporti ha seguito il trattore LNG nel suo primo viaggio per capirne i reali benefici e metterli a confronto con un veicolo simile a gasolio.
Interessanti i risultati:
- l’autonomia dello stralis LNG è di circa 750 km ma emerge il limite della mancanza di distributori, condizione necessaria per permettere al mercato di questi veicoli di affermarsi definitivamente;
- in termini di performance, il veicolo LNG ha retto bene il confronto col gasolio: sulle strade interne, la ripresa è leggermente più lenta (logico, visto che i cavalli sono 330 contro 480) e la coppia massima è erogata più in alto. In autostrada, la velocità di crociera è la stessa del diesel, anche impostandola a limitatore.
- il percorso sulla statale mette in luce anche una certa elasticità dello Stralis LNG, grazie ad un gas di qualità migliore rispetto alle comuni miscele aeriformi: l’accelerazione è più brillante ed i transitori più brevi a vantaggio dei consumi.
Nel percorso misto (20 km ciclo urbano, 460 di autostrada e 155 di statale), i numeri parlano a favore del metano:
Insomma, il gas naturale LNG sembra davvero poter diventare il carburante del futuro: minori emissioni di inquinanti, minore umore, minori costi, nessun bisogno dell’Adblue. Di contro, costi di manutenzione leggermente maggiori.
Smet, prima azienda italiana ad utilizzare trattori LNG nella movimentazione di componenti industriali, prevede che in tre anni i suoi veicoli a LNG saranno la metà della flotta per tratte fino a 500 km.
Un nuova sfida, con Mecar ancora protagonista del cambiamento.
Estratto da articolo pubblicato su TuttoTrasporti, numero di giugno 2015 –