27 Giu Gli obblighi per le aziende di autotrasporto con l’ADR 2017 e le novità per i veicoli LNG
Ci sono diverse novità contenute nel decreto della 3° Divisione della direzione generale della Motorizzazione, comparso in Gazzetta Ufficiale n.139 del 17 giugno. Si tratta del 4° aggiornamento agli accordi internazionali sul trasporto di merci pericolose su strada (ADR 2017), per ferrovia (RID 2017), per vie navigabili interne (ADN 2017), ulteriormente
completato poi dalla circolare del 12 giungo prot. 12579 con cui si è provveduto ad aggiornare i quiz per l’esame di conseguimento del C.F.P. ADR destinato ai conducenti che trasporteranno merci pericolose e il cui corso di preparazione inizia in una data successiva al 30 ottobre.
Ma torniamo alle novità. Rispetto all’ADR, la prima riguarda l’esenzione relativa al trasporto dei gas contenuti nei serbatoi di veicoli da trasporto (1.1.3.2 a), impiegati per la propulsione o per il funzionamento degli equipaggiamenti.
A tal fine, le sottosezioni 1.1.3.2, 9.2.4.3 e 9.2.4.4 dell’ADR indicano le specifiche tecniche di serbatoi e bombole fisse, per cui:
– vanno collegati al motore o all’equipaggiamento ausiliare o in recipienti a pressione trasportabili conformi alle pertinenti disposizioni;
– la capacità totale non può eccedere i 1.080 kg per i serbatoi di LNG e
di CNG e i 2250 litri per il GPL;
– vanno approvati in conformità al Regolamento ECE ONU n.110 (per CNG e
LNG) e n. 67 (per GPL).
Anche il motore deve rispettare rispetto alle specifiche componenti quanto prescritto nel capitolo 9.2.2. L’alimentazione a gas è vietata sui veicoli classificati EX/II e EX/III, per il
trasporto di materiale. Inoltre, sempre rispetto ai veicoli a metano, nella sezione (1.2.1) sono presenti alcune puntuali definizioni:
– gas naturale compresso (GNC – gas composto da gas naturale con forte contenuto di metano assegnato al n. ONU 1971)
– gas naturale liquefatto (GNL – gas messo sotto forma liquida tramite refrigerazione, composto da gas naturale con forte contenuto di metano assegnato al n. ONU 1972).
Molto importante invece è la sottosezione 1.4.2.2.1 (g) in cui viene introdotto un nuovo obbligo per le imprese di autotrasporto. Per la precisione si dice che l’impresa deve «assicurarsi che gli equipaggiamenti prescritti nell’ADR per il veicolo, l’equipaggio e alcune classi si trovino a bordo del veicolo».
Altro obbligo deriva dalla nuova sottosezione 1.4.2.2.6 in cui si chiede all’impresa di autotrasporto di mettere a disposizione dell’intero equipaggio e non del solo conducente le istruzioni scritte. Inoltre, vengono chiariti rispetto alla precedente versione dell’accordo gli
obblighi di caricatore e riempitore. Merci in quantità limitate ed esenti
Le sezioni 3.4.11 e 3.5.4.3 prevedono, per i sovraimballaggi che contengono
colli confezionati in «quantità limitate» o «esenti», l’obbligo di inserire sull’imballo i marchi con le scritte: «sovraimballaggio» e «quantità limitate» o «quantità esenti».
Per le merci pericolose liquide in quantità esenti, l’imballaggio può contenere
materiale assorbente (3.5.2.b). Documenti di trasporto (5.4)
Anche rispetto ai documenti di trasporto esistono alcune novità. Per chi trasporta imballaggi vuoti non ripuliti, per esempio, si prevede che se il loro contenuto erano merci delle classi 3, 4.1, 4.2, 4.3, 5.1, 5.2, 6.1, 8, 9, il documento di trasporto deve contenere la dicitura «imballaggio vuoto, con residui di (…)», seguita dalle classi e dai rischi sussidiari che corrispondono ai diversi residui interessati, per ordine di numerazione della classe. Costruzione veicoli in regime ADR
Questo argomento, contenuto nella parte 9, presenta novità soprattutto per ciò che riguarda:
– l’eliminazione della categoria OX;
– la sostituzione della tabella 9.2.1.1 e la riscrittura della sezione 9.2.2
sull’equipaggiamento elettrico dei veicoli approvati;
– la modifica della sottosezione 9.2.4.3 sui requisiti dei serbatoi del
carburante che equipaggiano i veicoli omologati;
– l’introduzione di una nuova sezione 9.2.7, contenente prescrizioni per la prevenzione degli altri rischi dovuti al carburante LNG. In particolare, i circuiti di carburante di motori alimentati con l’LNG, devono essere equipaggiati e collocati in modo tale da evitare qualsiasi pericolo durante l’operazione di carico.
Articolo estratto da Uomini&Trasporti del 26.06.2017