Immatricolazioni record sia per i mezzi pesanti sia per quelli leggeri nel 2016
Oltre 23mila camion con massa totale a terra superiore ai 35 quintali immatricolati nel 2016, rispetto ai 15mila del 2015: +52% l’aumento delle vendite. Di questi 18mila sono mezzi pesanti, con massa totale superiore a 16 tonnellate, che nel 2015 non avevano raggiunto le 12mila immatricolazioni. Una crescita anno su anno di oltre il 50% è un fatto eccezionale per ogni mercato. Se poi si tratta di camion, allora qualche spiegazione è d’obbligo.
«Non possiamo non essere soddisfatti del risultato – dichiara Franco Fenoglio, presidente della sezione veicoli industriali di Unrae, l’associazione delle Case estere -. In particolare, risalta il risultato di dicembre che denota un incremento, in assoluto e in confronto con gli altri mesi, davvero eccezionale, dovuto alle misure adottate dal Governo sia in materia fiscale, come il superammortamento, sia per il sostegno al mercato con gli incentivi all’acquisto».
Anche i concessionari sono stati molto soddisfatti della domanda, come spiega Gianandrea Ferrajoli, coordinatore di Federauto Trucks, la cui analisi va anche oltre. «Gli effetti del superammortamento e della nuova Sabatini si sono sentiti anche sul rinnovo del parco circolante che resta, comunque, non al passo con il resto d’Europa – spiega -. Il settore ha mostrato reattività alle politiche che favoriscono e premiano chi investe e innova. L’auspicio è che vengano ampliati gli strumenti a disposizione di imprese e imprenditori favorendo il processo di innovazione sia delle tecnologie che della sostenibilità. Nel breve periodo occorre rinnovare il parco pre Euro 3 che rappresenta ancora oltre il 70% del parco circolante italiano e nel medio lungo termine bisogna sfruttare appieno le potenzialità delle energie alternative dell’elettrico e del metano liquido».
Insomma, pare che questa ripresa stia facendo emergere, nel settore del trasporto, un segmento di imprese che vogliono puntare alla sostenibilità e alla competitività in senso ampio. Imprese che vanno incoraggiate e accompagnate con politiche adeguate. Per questo Fenoglio si dichiara intenzionato a chiedere «l’esclusione dal rimborso delle accise anche degli autoveicoli appartenenti alla classe di inquinamento Euro III, fermo restando che quanto recuperato andrebbe reinvestito a beneficio del settore; l’istituzione di un sistema bonus-malus per pedaggi e tariffe, proporzionato alle classi di inquinamento dei veicoli; la conferma strutturale del superammortamento almeno nella misura attuale; la verifica e la semplificazione delle procedure per la concessione dei fondi della Nuova legge Sabatini secondo le indicazioni che provengono dal mercato».
L’Unrae, in prospettiva, vede un settore in cui le tecnologie dei mezzi (connettività e assistenza alla guida, soprattutto) chiederanno driver professionali, in grado di utilizzarle al meglio e magari anche di svolgere una serie di compiti di tipo concettuale/amministrativo, man mano che la guida assorbirà meno tempo. Ma questi autisti vanno formati adesso, con un percorso di selezione e scolarizzazione preciso. Per questo il 3 gennaio è stato firmato, dall’Unrae con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e con il presidente del Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori, insieme alle organizzazioni dell’autotrasporto e dell’automotive, un protocollo d’intesa finalizzato alla promozione e valorizzazione della professione di conducente di veicoli per il trasporto di merci. L’idea di Fenoglio è di offrire ai giovani in età scolare e in cerca di lavoro informazione corretta e formazione adeguata sui camion, che sono diventati ambienti professionali sempre più sofisticati.
In ultimo, ma non da ultimo, va segnalato l’ottimo risultato del comparto dei veicoli commerciali leggeri, con portata utile fino a 35 quintali, anch’esso cresciuto di quasi il 50%, arrivando a sfiorare le 200mila immatricolazioni (erano state 134.000 l’anno scorso). «A sostenere l’ottimo andamento delle vendite nell’intero anno 2016 – afferma Massimo Nordio, presidente di Unrae – il beneficio fiscale del superammortamento e la Nuova Sabatini per l’acquisto di beni strumentali, che hanno accelerato il rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano, e la commessa del costruttore nazionale verso un’azienda a partecipazione pubblica».
Venendo al 2017, i vertici delle associazioni mostrano un cauto ottimismo, che porta a formulare previsioni forse prudenziali, che gli stessi vorranno rivedere alla luce dei primi mesi. Secondo Nordio, «alla luce della conferma dei benefici fiscali citati, riteniamo che il mercato dei veicoli commerciali possa proseguire nel trend di incremento, seppur in deciso ridimensionamento al +5%, vista anche l’anticipazione degli acquisti sul 2016, che avrà effetti soprattutto nel primo trimestre di quest’anno».
Per i veicoli industriali, Fenoglio invece scommette che la stima di una crescita del 5% potrebbe presto rivelarsi eccessivamente prudenziale, in quanto formulata prima che le misure di sostegno fossero riconfermate per il 2017. Sarà il mercato, come di consueto, a decidere.
Articolo estratto dal Sole 24 ore del 21.02.2017